Twelve into Thirty-Nine è un progetto fotografico e narrativo che racconta la vita di Enza, una donna di 39 anni con una diagnosi di ritardo cognitivo e lieve autismo, la cui percezione del mondo è ancora quella di una bambina di 12 anni. Attraverso una narrazione sensibile e rispettosa, Antonella Mezzapesa costruisce un racconto che unisce fotografia documentaria e scrittura narrativa, dando vita a un’opera a metà tra realtà e immaginazione.
Il volume alterna immagini intime e cariche di empatia a pagine di un diario immaginario, offrendo uno sguardo profondo e inedito sulla quotidianità e sul mondo interiore di Enza. Ne emerge un ritratto autentico e potente: una donna che vive in una casa-famiglia, circondata da piccoli riti, oggetti simbolici e sogni che diventano rifugio.
Il titolo stesso – Twelve into Thirty-Nine – esprime il dualismo tra corpo adulto e mente infantile, tra crescita biologica e immaginario protetto. Il progetto affronta con delicatezza temi come la disabilità, la resilienza, il bisogno di appartenenza e il confine tra normalità e diversità, invitando il lettore a riflettere sul valore della differenza e sulla ricchezza dello sguardo non convenzionale.
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