Tra le mie braccia è una graphic novel delicata e profonda che indaga il confine sottile tra protezione e prigionia, tra ciò che tramandiamo e ciò che scegliamo di rompere.
Il protagonista, cresciuto da una nonna affettuosa ma timorosa del mondo, viene tenuto lontano dalla realtà esterna, descritta come minacciosa e ingannevole. La sua infanzia si consuma tra mura domestiche e racconti di mostri mascherati da persone comuni.
Quando, da ragazzo, trova il coraggio di uscire e scoprire il mondo da sé, sembra spezzare la catena della paura. Ma il tempo passa, e quella stessa paura, ereditata senza volerlo, riaffiora quando è lui a diventare padre. Così, in un ciclo che si ripete, chiude sua figlia nello stesso silenzio da cui aveva cercato di fuggire.
Con un tratto grafico essenziale e suggestivo, Rachele Tribuzi ci accompagna in un viaggio intimo tra generazioni, legami, paure tramandate e possibilità di scelta.
Una lettura che invita a riflettere su come la fiducia – verso gli altri e verso il mondo – sia sempre un atto rivoluzionario.
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